Questa forza è composta in buona parte dagli ex-combattenti della Syrian Democratic Forces (SDF), i militanti curdi già sostenuti apertamente da Washington, ai quali andranno ad aggiungersi altre unità di non chiara origine (probabilmente guerriglieri riciclati dall'ISIS e mercenari della peggior risma, come al solito).
"Attualmente, ci sono circa 230 individui che vengono addestrati nel corpo di base, con un obiettivo finale di circa 30.000 soldati" ha detto il portavoce dei militari americani, il colonnello Thomas Veale. "Lo scopo fondamentale del nuovo esercito è il reimpiego di circa 15.000 soldati delle Syrian Democratic Forces per una nuova missione con la Border Security Force, ora che le operazioni contro l'ISIS si avviano alla conclusione".
Ma scusate - viene da chiedersi - se "le operazioni contro l'ISIS si avviano alla conclusione", che cosa ci restano a fare gli americani in Siria?
Secondo Russia Today, ovviamente, questa nuova forza militare addestrata dagli USA ha il chiaro scopo di spaccare in due la Siria. Già avevano dato Assad per spacciato, e ora che se lo ritrovano vivo e vegeto vogliono fare di tutto per toglierselo di mezzo.
Ma
non c'è solo la Russia ad essere scontenta di questa nuova
operazione. Anche Erdogan - seppur per motivi completamente diversi -
non vede di buon occhio un esercito di curdi proprio accanto ai
propri confini, ed ha già dichiarato apertamente che intende
distruggerli.
Ma
come potrebbe diventare il mondo, secondo voi, se da un certo giorno
in poi gli americani decidessero semplicemente di starsene a casa
loro?
Massimo
Mazzucco
Luogocomune.net
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